“Due anni fa, proprio il 4 luglio del 2015, abbiamo inaugurato questo avvenimento con una la lapide commemorativa delle vittime della strage del 4 luglio 1944 quando un’intera famiglia composta dal padre Gelindo Braconi, dalla madre Isolina e dai loro sei figli, di età compresa tra 4 e 19 anni, rimase vittima del fuoco amico all’interno di un casolare, in località Monsiano, dove si erano nascosti un paio di tedeschi in fuga”.
Con queste parole il Sindaco di Umbertide Marco Locchi, accompagnato dal gonfalone di Umbertide, ha aperto il cerimoniale.
Ha poi proseguito asserendo che come negli anni passati, in questo periodo del ricordo, è stata effettuata la marcia per la pace da Serra Partucci a Penetola. Afferma poi: “Sono momenti che qualcuno pensa se ne potrebbero fare a meno, perché sono passati tanti anni eppure credo, che andrebbero valorizzati ancor di più, bisognerebbe trovare strumenti per renderli sempre più attuali far partecipare anche sempre più gente, perché l’abbiamo detto tante volte alla fine la pace si conquista giorno per giorno. Inoltre, altri principi importanti come la democrazia, l’uguaglianza, l’accoglienza nati nel secolo scorso, vanno continuamente sostenuti, manifestati e soprattutto tramandati da una generazione all’altra perché costituiranno sicuramente valori assoluti rispetto ai quali non si può fare a meno.”
È poi intervenuto Pierino Monaldi, vicepresidente dell’Istituto di Storia Politica e Sociale “Venanzio Gabriotti”, portando l’idea di piantare dei cipressi quante sono state le giovani vittime, insieme ai bambini delle scuole nel prossimo ottobre.
Infine la cerimonia si è conclusa leggendo la preghiera ai caduti di tutte le guerre e deponendo una corona presso la lapide di Giuseppe Marconi, ex militare appena tornato dall’Etiopia dove contrasse la malaria ma morì da civile colpito da una scheggia mentre stava andando ad abbeverare il bestiame.
All’evento hanno partecipato: Alberto Bufali, presidente della Pro loco di Preggio e promotore, insieme al Comune di Umbertide e alla sezione di Città di Castello dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi di guerra, della commemorazione; Antonello Matteucci in rappresentanza della Polizia di Stato di Perugia; Gianfranco Braconi, familiare delle vittime della strage del 4 luglio; Pierino Monaldi, Paola Milli e Alvaro Gragnoli dell’Istituto di Storia Politica e Sociale “Venanzio Gabriotti”; Mario Tosti storico umbertidese. La benedizione è stata impartita dal parroco di Preggio don Francesco Bastianoni ed è stata deposta una corona ai piedi della lapide.